Le spezie… cosa più di una spezia può aggiungere gusto al gusto ed evocare paesi lontani, caldi, colorati…
Ho trovato un sito molto carino, su questo argomento: taccuinigastrosofici.it.
Ad esempio, si parla dei chiodi di garofano, che vengono dall’Indonesia ma sono stati portati in occidente dagli Arabi. In Francia, in una tomba del VI secolo, ne sono stati trovati due, custoditi in una piccola e preziosa scatoletta d’oro. La Scuola Salernitana medievale attribuiva loro virtù anestetiche e curative: pare che a Napoli vigesse l’uso di conficcarli nelle arance da appendere per combattere la peste. Addirittura!
La profumatissima cannella era già usata dagli Egizi, in verità non proprio per ottime ricette, ma per l’imbalsamazione. Nel medioevo era usata come medicamento, anche per il mal di gola; e in effetti una capacità antisettica la ha davvero.
Il peperoncino, presente in tutte le civiltà precolombiane, aveva una valenza sacra, ed era usato sia come medicina che come strumento di tortura. In Italia era considerato una spezia da poveri, perché facilmente coltivabile.
In generale, a tutte le spezie, venivano attribuite virtù afrodisiache. La Chiesa considerava il peperoncino “un suscitatore di insani propositi”, e come tale pericoloso e da bandire. Io non potrei farne a meno. In cucina.