L’olio extravergine di oliva biologico del Podere Tartuchino, sulle colline maremmane, è ottimo, filtrato, amaro e piccante alla degustazione.
Nel 2016 abbiamo avuto la certificazione bio.
Lavoriamo sulla prevenzione e sul benessere delle nostre piante: tutte le operazioni agronomiche (potatura, fertilizzazione, gestione del suolo, difesa) sono svolte con prodotti e sistemi propri dell’agricoltura biologica.
Il nostro oliveto è inerbito, ed è ricchissimo di biodiversità.
La zona del nostro Comune, Semproniano, è vocata alla produzione di olio, che qui ha una lunga storia, come dimostra il bimillenario Olivone di Fibbianello: la sua resilienza all’atto vandalico del 1998, che lo voleva carbonizzato e finito, dimostra la sorprendente vitalità e gagliardia delle piante d’olivo. Tra le nostre piante, abbiamo anche dei suoi “figli”, riprodotti con un progetto dell’Istituto Agrario di Grosseto, per la salvaguardia del suo vigoroso genoma.
Un olio extravergine di oliva davvero buono esalta tutti i sapori e noi, che siamo golosi, vogliamo ottenere un olio davvero buono.
Per questo, preferiamo raccogliere precocemente, anche se la produzione risulta quantitativamente inferiore
Il nostro frantoio di riferimento è un frantoio moderno, che ha una linea biologica e che lavora a basse temperature per mantenere le caratteristiche organolettiche dell’extravergine.
Filtriamo l’olio perché conservi al meglio e a lungo gusto e profumo, lo facciamo analizzare in laboratorio per verificare i valori dell’acidità, dei polifenoli e dei perossidi e lo conserviamo nel nostro locale di stoccaggio, dove viene tenuto alla giusta temperatura, fino al momento di partire per valorizzare i vostri buoni piatti.
Sappiamo che l’olio extra vergine di oliva non è un semplice condimento, ma un alimento, un dono della Madre Terra e che ha importanti e confortanti effetti salutari su di noi;
L’olivo nella storia è sempre stato apprezzato tanto da ricorrere continuamente nell’arte, nella mitologia, nella religione.
E’ buffo che questa importanza non sia riconosciuta da tutti i consumatori. E’ abbastanza frequente che le persone valutino di più un vino di buona qualità rispetto a un extravergine di buona qualità. Eppure una bottiglia d’olio accompagna numerosi pasti; un ettaro di oliveto produce molto meno di un ettaro di vigna; l’extravergine conserva le sue caratteristiche organolettiche per soli 18 mesi, mentre il vino migliora invecchiando.
Un olio di qualità non dovrebbe mai mancare sulla nostra tavola.
Siamo orgogliosi del nostro olio e del felice equilibrio tra il nostro modo di produrre e l’ambiente circostante e siamo lieti di poter contribuire alla gioia dei vostri palati che non potranno non riconoscerne la differenza.
Suggeriamo di provarlo su verdure, pinzimonio, zuppe e carni rosse.
Al momento abbiamo una produzione di qualità ma di limitata quantità, che ci viene dall’oliveto originario, ma abbiamo fiducia che i nuovi olivetti ci regalino presto maggiori raccolti.
Prepariamo per voi diversi formati, in lattine o bottiglie in vetro scuro, per prevenire l’ossidazione, con tappo antirabbocco.
QUI L’OLIO DELLA CAMPAGNA 2024/2025: https://www.poderetartuchino.it/prodotto/vendita-olio-extravergine-di-oliva-biologico-campagna-2024-2025/
COME SI RICONOSCE UN BUON OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA?
La materia è regolata dal Regolamento CE n.640/2008. Si possono usare come parametri di riferimento anche quelli stabiliti nel disciplinare dell’olio IGP toscano ( https://www.oliotoscanoigp.it/wp-content/uploads/2024/09/DISCIPLINARE-1.pdf ).
Un buon EVO dev’essere fruttato, verde o maturo, per rimandarci al profumo dell’oliva e al suo grado di maturazione.
Al semplice assaggio, ad esempio su una bruschetta o su una verdura, l’amaro e il piccante si sentono assai meno che in degustazione: ma bisogna sapere che un buon EVO dev’essere, oltre che piacevolmentre profumato, anche piccante e amaro, perché questo significa che è ricco di polifenoli, antiossidanti per noi molto salutari..
Per quanto riguarda il colore, non sempre la colorazione verde è una garanzia di qualità: i Panel di assaggiatori hanno bicchierini che non permettono di vedere il colore.
Un olio extravergine di oliva deve poi avere un’acidità, intesa come presenza di acido oleico libero, inferiore a 0,8 %: quindi un massimo di 0,8 grammi di acido oleico in 100 grammi di olio (https://www.poderetartuchino.it/2021/04/16/come-riconoscere-un-buon-olio-evo/ ).
COME SI DEGUSTA UN OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA?
Ce lo spiega Stefano Polacchi, curatore della Guida agli oli d’Italia del Gambero Rosso: https://www.youtube.com/watch?v=pW4vkwfHoVQ .