Ci sono tanti motivi per cui mi piace fare olio extravergine di oliva biologico. E farlo bene.
Intanto, l’uliveto è un posto bellissimo dove stare, anche quando non ci sono lavorazioni: aria pulita, silenzio, panorama bellissimo, cieli fantastici.
E poi ho letto con grande interesse l’articolo firmato A.S, sul venerdì di Repubblica del 14.7.2023.
Si parlava dei risultati ottenuti da una ricercatrice della Stanford University, la dottoressa Katharina Papsdorf.
Lo studio sui nematodi ha dimostrato che “nutrendoli con una dieta arricchita di acido oleico, il componente principale dell’olio di oliva” vivevano il 35% in più di quelli del gruppo di controllo, nutriti con acido elaidico, presente in margarine e grasso animale. Inoltre, “la loro longevità era direttamente proporzionale alle goccioline di acido oleico presenti nelle loro cellule: più ce n’erano e più a lungo vivevano”.
Certo l’olio evo dev’essere buono, cioè senza residui di sostanze nocive; e dev’essere gustoso. “Se non è buono, che piacere è?” come recitava anni fa Nino Manfredi nello spot del caffé.
Io ho sempre mangiato pane e olio (quello buono!) in gran quantità. Ora lo faccio con ancora maggior piacere 😊